Franco Boggero (voce, piano*), Franco Piccolo (fisarmonica), Michele Cogorno (chitarra).
Ospiti: Vera Vittoria Rossa nei brani n. 5/7/9/11, Ludovica Pesce (voce) nei brani n. 5/9.

1) Una giornata al mare (G.Conte); 2) Quasi un’abitudine (Boggero); 3) Passaggio a livello (E.Jannacci);
4) Angelo (G.Peirone); 5) Mario (Boggero); 6) Psicotango (Cogorno); 7) Ma tu, ma tu (Boggero, Cogorno, M.Spiccio); 8) Nottegiorno (P.Conte); 9) I colori del vento (Cogorno); 10) Bonhomme (Boggero, M.Spiccio); 11) Lampi del ’71 (Boggero, Cogorno, G.Priano); 12) Cosa sono le nuvole (D.Modugno, P.P.Pasolini); 13) We Are Right in the Middle (Boggero, Cogorno, Piccolo).

Registrazioni e missaggio al Bagoon Studio di Genova a cura di Alessandro Paolini;
masterizzazione di Bruno Cimenti per Primigenia Produzioni (2024).


Dopo aver pubblicato con Gutenberg il suo terzo album da leader, «Quasi un'abitudine» (2024),
il veterano cantautore genovese Franco Boggero torna a collaborare con la nostra etichetta per un nuovo lavoro, questa volta collettivo. Si tratta di un trio di recente costituzione ma già molto attivo sulla scena musicale ligure, Tiroatré, dove il Nostro è affiancato da due amici e musicisti di lungo corso come il chitarrista Michele Cogorno ed il fisarmonicista Franco Piccolo. In «Ma tu, ma tu» il trio interpreta sia canzoni originali di Boggero e Cogorno, che brani di amici cantautori, più (Giorgio e Paolo Conte, Enzo Jannacci) o meno celebri, con gusto raffinato, grande sensibilità e sottile ironia. Ci sono anche nuove versioni di canzoni già presenti in «Quasi un'abitudine». Formazione acustica, dal tono autorevole ma confidenziale allo stesso tempo, i Tiroatrè confermano con questo lavoro sia il loro talento che il disinteresse per le leggi che governano oggi il mercato della musica popolare, ergendosi a paladini della canzone d'autore. Unica voce del gruppo, Boggero in We Are Right in the Middle – il solo brano strumentale del disco – diventa anche un efficace ed abile pianista. Pregevole la riproposizione di Cosa sono le nuvole, gioiello poetico di Pier Paolo Pasolini messo mirabilmente in musica da Domenico Modugno. Ci hanno confidato i tre musicisti: “è successo tutto in modo molto naturale. Abbiamo detto: a suonare così, in tre, ci si diverte, e tutto risulta più semplice. Ci spostiamo qua e là senza grande fatica, con microfono, chitarra e fisarmonica - quest’ultima, in genere, nemmeno amplificata. Cerchiamo situazioni propizie e persone interessate. E alle persone, considerate con rispetto, una per una (non alla gente, che fa rima con assente e indifferente) ci rivolgiamo facendo cose nostre, ma anche cose non nostre, che però ci vanno a genio.”.