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Emanuele Parrini (violin), Emanuele Marsico (trumpet, vocals), Tony Cattano (trombone),
Guglielmo Santimone (piano), Silvia Bolognesi (double bass, arrangements),
Sergio Bolognesi (drums). Special guest: Nick Mazzarella (alto sax)
1) The Mooche I (D.Ellington, I.Mills); 2) Black and Tan Fantasy (D.Ellington, B.Miley);
3) Impro n. 1 – The Plunger (T.Cattano); 4) Half the Fun (D.Ellington, B.Strayhorn);
5) Such Sweet Thunder (idem); 6) Ko–Ko (D.Ellington); 7) Impro n. 2 – The Freedom of Expression (E.Parrini); 8) East St.Louis Toodle–Oo (D.Ellington, B.Miley); 9) The Mooche II (as n. 1);
10) Impro n. 3 – Listen to Music (S.Bolognesi); 11) Creole Love Call (D.Ellington, B.Miley, R.Jackson); 12) Chicago Stomp Down (J.Johnson, H.Creamer); 13) Diga Diga Doo (J.McHugh, D.Fields);
14) The Mooche III (as n. 1).
Recorded, mixed an mastered at Shape Shoppe Paradiso Studio,
Monteriggioni (Siena), on 26/27 March 2024 by Griffin Rodriguez.
La contrabbassista livornese Silvia Bolognesi è da tempo fra i protagonisti della scena italiana del jazz. Attiva su più fronti, ha alle spalle prestigiose collaborazioni (Roscoe Mitchell e Butch Morris, ma anche Tiziano Tononi e Marco Colonna, sono i primi nomi che vengono in mente), guida propri gruppi, con una spiccata predilezione per quelli allargati (Open Combo, Fonterossa Open Orchestra), ed è anche una coraggiosa produttrice discografica. Ha consolidato la sua fama internazionale formando nel 2009 l’Hear In Now, trio di corde con Tomeka Reid, cello, e Mazz Swift, violino, ma soprattutto entrando a far parte nel 2017 dell’Art Ensemble of Chicago, con cui ha inciso due album. Non deve sorprendere che una musicista così curiosa, duttile ed aperta abbia sentito la necessità di omaggiare Ellington, ma non quello che ti aspetteresti, piuttosto il Duke meno frequentato delle origini, degli anni del Cotton Club per intenderci. Con delle eccezioni però: ovvero i due temi tratti dalla «Such Sweet Thunder», del 1957, e Ko–Ko del 1940. La contrabbassista ha affrontato questa non facile sfida alla testa di un sestetto di amici–musicisti calatisi perfettamente nel progetto, dai fidati Emanuele Parrini, Tony Cattano ed Emanuele Marsico – che qui si rivela anche gustoso vocalist – ai più giovani Guglielmo Santimone e Sergio Bolognesi, cui si aggiunge come ospite Nick Mazzarella al sax alto. Scrive nelle note di copertina Francesco Martinelli: “…Sulle orme di Lacy e Rudd, di Mengelberg eMangelsdorff, Silvia e il suo gruppo rinnovano la meraviglia di questi pezzi riscattandone il senso grazie all’intreccio con improvvisazioni originali – in cui via via riaffiorano altri ricordi di brani ellingtoniani – e con frammenti audio di suoni e voci, compresa quella di Ellington stesso, carichi della loro aura mediatica, messi a contrasto con l’ariosa libertà improvvisativa della band.”