Riccardo Morpurgo (piano), Simone Serafini (double bass), Luca Colussi (drums)
1) Apre la notte; 2) Linee ; 3) Canzone; 4) Fast;
5) Ricercare; 6) Misure di distanza; 7) Answering
Triestino, classe 1970, Riccardo Morpurgo, seppur poco noto in campo
nazionale, è pianista da tenere in considerazione, perché gia in possesso
di una personale cifra stilistica. Non ama il virtuosismo né la facile melodia,
eppure il fraseggio fluido e il tocco nitido rivelano un notevole controllo
della sonorità. Studi classici, completati nel 1993 al Conservatorio di
Udine, e quindi la frequentazione dei corsi di Siena Jazz (con Stefano
Battaglia e Franco D’Andrea), hanno forgiato un artista a tutto tondo, che
mette volentieri la sua musica al servizio di teatro, danza o poesia. Ha
intensificato la partecipazione a reading, sia in Italia che all’estero,
collaborando con poeti come Jack Hirschman, Luis Sepulveda, Amiri
Baraka. Dopo tre album che l’hanno aiutato a mettere a fuoco la propria
personalità musicale – ricordiamo quello dell’Earthbeat Ensemble, prodotto
da Stefano Amerio – Morpurgo con «As it is», inciso con Franco Del
Monego, batteria, e Giovanni Maier, contrabbasso – ha iniziato a
privilegiare la formula del trio, forse più adatta a valorizzare il suo stile
espressivo, introverso e lirico allo stesso tempo. L’incontro con Simone
Serafini e Luca Colussi, ideali compagni di viaggio, ha quindi contribuito
alla sua maturazione artistica consentendogli, per la prima volta, di
lavorare sulla messa a punto di un vero suono di gruppo. «Answering» è il
primo importante risultato di questo lavoro. Commenta il pianista :
“…siamo musicisti che amano l’improvvisazione e l’imprevisto. Dopo un
periodo in cui suonavamo quasi esclusivamente standard, entrando e
uscendo in modo divertente dalle strutture, ho deciso di lavorare solo su
brani originali. Questo disco contiene tutte mie composizioni, che ho
ripescato anche dal passato, cambiandone però la forma e la struttura, per
cercare di rendere il suono più attuale. Il trio cerca l’essenzialità e la
naturalezza del gesto musicale, e queste strutture ci servono più come
mezzo che come fine. Dentro questa musica ci sono dei sogni, delle
immagini, molta natura, ma inevitabilmente anche un po’ di smog…”.
Ciascuna delle sette tracce ha una sua precisa dimensione poetica
(intrigante ma lucida è Linee, lirica ed evocativa Canzone, ipnotica e
suggestiva Misure di distanza, riflessiva e melanconica quella che dà il
titolo al disco, Answering), ma allo stesso tempo è parte indispensabile di
un disegno musicale unico e coerente, albero che potrebbe dare presto
altri dolcissimi frutti.