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Roberto Del Piano (electric bass), Alberto Olivieri (drums)
with Bruno Marini (baritone sax, flute, piano) on tracks 1/3/5/7/9,
Cristina Mazza (alto sax, voice) on tracks 2/4/6/8.
1) Endemic; 2) Cane di sabbia; 3) Yogi; 4) Forgotten Names; 5) Brazz!;
6) Beauty Is a Rare Thing (Ornette Coleman); 7) Flute and Cats; 8) Double Moon; 9) Sunset Enigma.
All tunes composed, unless otherwise noted,
by Roberto Del Piano and Alberto Olivieri, plus Bruno Marini (1/3/5/7/9) and Cristina Mazza (2/4/6/8).
Recorded and mixed at Brazz Studios, San Michele Extra (Verona), on May 19, 2021.
Quando ci è stato proposto ci siamo chiesti se aveva senso pubblicare su Cd un album già uscito un anno prima in tutte le piattaforme digitali. Ma dopo aver ascoltato la musica non abbiamo più avuto dubbi, e per non creare ulteriore confusione abbiamo deciso insieme ai musicisti di utilizzare la stessa copertina. Ci vengono in soccorso le calzanti liner notes di Peppo Delconte, che fotografano come meglio non si potrebbe questo riuscito lavoro e che vi riproponiamo quasi integralmente. “Da qualche tempo Roberto Del Piano sta facendo un originale consuntivo della sua storica esperienza nell’avanguardia europea, invitando tanti compagni d’avventura a realizzare registrazioni nella sua residenza di Lodi. Ma stavolta, per alcuni amici veneti, ha fatto un’eccezione: è stato lui a muoversi e a raggiungere il Brazz Studios nella campagna veronese. Sulla solida ed essenziale base ritmica creata dal basso di Roberto e dalla batteria di Alberto Olivieri si sono lanciati a turno Cristina Mazza e Bruno Marini… a turno, perché i due sassofonisti, pur uniti da una ventennale convivenza artistica, hanno scelto di alternarsi dando origine a un doppio trio, in cui l’improvvisazione viene lasciata alla libera iniziativa dei tre componenti. Così, accanto agli onnipresenti Del Piano e Olivieri, quattro brani danno spazio al sax alto di Cristina ed altri quattro al sax baritono e al flauto di Bruno. A complicare ancora di più questo strano intreccio matematico c’è un brano finale, Sunset Enigma, in cui Marini suona il piano. Davvero la matematica non è un’opinione… Ma quando si tratta di musica improvvisata è soprattutto emozione e piacere di suonare assieme. Un’emozione particolare viene anche dall’apertura di Forgotten Names, con i vocalizzi di Cristina Mazza, quasi una lamentazione per tutte le vittime dimenticate di guerre e violenze. Tutti i brani sono firmati dai quattro protagonisti, con la sola eccezione del classico di Ornette Coleman Beauty Is a Rare Thing. Un titolo, un programma”.
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When it was proposed to us, we asked ourselves if it made sense to release on Cd an album that had come out the year before on all digital platforms. And yet, after listening to the music, we had no doubt and, in order to avoid confusion, decided together with the musicians to use the same cover. Peppo Delconte’s excellent liner notes come to our rescue as they describe this body of work in the best possible way, therefore we quote them almost integrally. “Lately Roberto Del Piano has been taking stock of his remarkable experience in the European avant-garde by inviting plenty of friends to make home studio recordings at his home in Lodi. Yet this time he made an exception for a few Venetian friends: he was the one who moved and reached Brazz Studios in Verona’s countryside. On the solid, basic rhythm section created by Roberto’s electric bass and Alberto’s drums, Cristina Mazza and Bruno Marini have played alternately. We said alternately because the two saxophonists, despite playing together for more than twenty years, decided to take turns and create a double trio, where improvisation is equally left to the three musicians’ own initiative. Therefore, next to the ever–present Del Piano and Olivieri, four tracks make room for Cristina’s alto sax and four other tracks make room for Bruno’s baritone sax and flute. The final track, Sunset Enigma, where Marini performs on the piano, complicates this weird mathematical tangle even more. Mathematics is an exact science indeed...but when it comes to totally improvised music, it’s all about emotion and the pleasure to play together. A special emotion comes from the opening of Forgotten Names with Cristina Mazza’s vocal acrobatics, a sort of lament for all the forgotten war and violence victims. All the tracks were created in the studio by the four musicians, with the only exception of Ornette Coleman’s classic Beauty is a Rare Thing. The name says it all.”.