Alessandra Abbondanza (vocals), Massimiliano Rocchetta piano),
Paolo Ghetti (double bass), Andrea Elisei (drums).
1) Cardinal Points (P.Ghetti, A.Abbondanza);
2) After You’ve Gone (T.Layton, H.Creamer);
3) I’m Old Fashioned (J.Kern, J.Mercer);
4) September in the Rain (H.Warren, A.Dubin);
5) Side by Side (M.Rocchetta, A.Abbondanza);
6) Just in Time (J.Styne, B.Comden, A.Green);
7) My Foolish Heart (V.Young, N.Washington);
8) You’d Be so Nice to Come Home (C.Porter):
9) Moon River (H.Mancini, J.Mercer); 10) Luiza (T.Jobim);
11) Love Theme from Spartacus (A.North); 12) Tenderly (W.Gross, J.Lawrence).Recorded on October 24 and 25, 2018, at Marzi Recording Studio,
Riccione (Rimini), by Daniele Marzi; mixed and mastered in December 2018,
at Z Best Music Studio, Meldola (Forlì Cesena), by Giuseppe Zanca.
A dieci anni da «Profumo d’Africa» Caligola pubblica il nuovo album da
leader di Paolo Ghetti, tra i più apprezzati e richiesti contrabbassisti
italiani da almeno vent’anni. Lo troviamo qui alla testa del Melody
Quartet, con cui dal 2017 lavora su un repertorio formato per lo più da
brani tratti dai musical di Broadway, la cui stagione d’oro ha fornito al
jazz un’infinità di standard, ancor oggi molto frequentati. L’approccio del
jazzista romagnolo ad un repertorio che potrebbe apparire inflazionato è
quanto mai fresco ed originale. Grazie ai suoi brillanti arrangiamenti
ogni brano, anche il più noto, si arricchisce di nuovi colori, e viene riletto
con un piglio soul–funk molto più vicino alla sensibilità dei nostri tempi.
Ghetti, la cui cavata agile e profonda risplende in ogni momento della
registrazione, è qui affiancato dall’esperto e raffinato pianista
Massimiliano Rocchetta, riminese, classe 1969, anche lui abile
arrangiatore, e dai più giovani ma altrettanto preziosi Andrea Elisei,
batteria, Alessandra Abbondanza, cantante cesenate che in questo
contesto ha la grande responsabilità di “dar voce” alle suggestioni
americane del leader. Ma oltre agli amati Kern, Young, Porter, Layton e
Mancini, vi sono anche due brani originali di Ghetti e Rocchetta, così
come la deliziosa Luiza di Tom Jobim. Il quartetto, duttile ed affiatato, sa
passare con grande naturalezza dai forti sapori gospel di After You’ve
Gone alla sognante melodia di My Foolish Heart, dall’atmosfera dolce e
nostalgica di Tenderly, presa a tempo di bossa, all’incalzante ritmo di
Just in Time, dove ogni strumentista ha il suo spazio per improvvisare e
la giovane vocalist dimostra di sapersela cavare egregiamente anche
con lo “scat”.