Maurizio Brunod (electric, acoustic & classic guitars, live sampling),
Emanuele Sartoris (piano), Marco Bellafiore (double bass).
Special guests: Daniele di Bonaventura (bandoneon) on tracks 2/3/7/10,
Gianluigi Trovesi (alto sax, clarinet) on tracks 4/5.
1) Teseo; 2) Stinko Tango; 3) Didime; 4) Urban Squad;
5) Neve; 6) Hypnotic Sad Loop; 7) Bad Epoque; 8) Sequences;
9) Milonga del Nord; 10) Tutankamon (Cd only). All compositions by Maurizio Brunod
Recorded at Pollaio Studio, Ronco Biellese (Biella), Italy, in October 2019,
by Piergiorgio Miotto; analog mixing at Reparto Elettroacustica, Ardesio (Bergamo),
Italy, in December 2019, by Diego Bergamini (available in both Cd and Lp format).
Non è un album antologico quello con cui Maurizio Brunod ha voluto festeggiare i trent’anni
di attività artistica. Se non lo è nel senso tradizionale del termine, lo è invece nella scelta del
repertorio, che offre dieci preziose ed originali riletture di brani del suo repertorio più
collaudato, non composti per l’occasione quindi. È invece del tutto nuovo il gruppo scelto per
questa celebrazione, un ensemble dal sapore cameristico che ha tutta l’aria di diventare
stabile e lo vede affiancato a due giovani talentuosi musicisti come il pianista Emanuele
Sartoris ed il contrabbassista Marco Bellafiore. All’abbondanza di “corde” (che ha anche il
pianoforte) Maurizio Brunod è abituato, vista la sua antica collaborazione con Claudio Lodati
in una storica band come Enter Eller, ma non solo. Ad un trio essenziale ed affiatato, già
autosufficiente – come dimostrano compiutamente i quattro brani senza ospiti dell’album,
“Milonga del Nord” su tutti –ed alla variegata tavolozza di colori fornitagli dalle chitarre
acustiche ed elettriche, così come dall’elettronica, Brunod ha voluto aggiungere due preziosi
ospiti ed amici, protagonisti storici come lui del jazz italiano, in rappresentanza sia della sua
generazione (Daniele di Bonaventura) che di quella immediatamente precedente (Gianluigi
Trovesi). Quest’ultimo suona magistralmente il sax alto in “Urban Squad” ed il clarinetto in
“Neve”, brani molto cari al leader se è vero che raggiungono con questa rispettivamente
cinque e quattro versioni ufficiali su disco. Dopo l’ottima partenza con l’ipnotico ed
avvincente incedere di “Teseo”, che vede all’opera il solo trio, appare particolarmente riuscita
la sognante e riflessiva “Didime”, illuminata dall’essenziale lirismo del bandoneonista
marchigiano, convincente sia nella tormentata “Bad Epoque” che in una “Tutankamon” quasi
danzante, ideale chiusura di un album da gustare tutto d’un fiato, ma che si potrà ancor più
apprezzare dopo ripetuti ascolti anche grazie ad una qualità sonora oggi davvero rara. Il
disco, registrato e mixato in analogico, è disponibile sia nel formato Cd che Lp (in questo
manca l’ultimo brano, “Tutankamon”).