
Massimo Donà e David Boato (tromba), Francesco Bearzatti (sax tenore e soprano),
Lele Rodighiero (tastiere), Nicola Sorato (basso), Davide Ragazzoni (batteria).
A un mese dalla tragedia newyorkese il Comune veneziano ha voluto ricordare le vittime di
quella catastrofe con un concerto che ha visto riuniti sei jazzisti dell’area veneta sotto la
direzione di Massimo Donà . Si è scelto di proporre una radicale rilettura della “Rapsodia in Bluâ€,
sinfonia che Gershwin volle dedicare a New York, colonna sonora ideale per chiunque abbia
visitato l’affascinante e immensa metropoli, vero centro culturale del mondo occidentale
contemporaneo, al cui cuore sta proprio Manhattan e che le Twin Towers consentivano di
contemplare in un solo vertiginoso sguardo. Il progetto ha saputo coniugare mirabilmente
tradizione e modernità ; si è pensato così di riproporne l’immediatezza e la suggestiva
atmosfera incidendo in studio, in presa diretta, come si trattasse di un concerto dal vivo, la
musica suonata quella sera. Affiancano Donà in questa registrazione l’eccellente tromba di
David Boato, i fantasiosi sassofoni di Francesco Bearzatti, musicista emergente del jazz
italiano, la pulsante batteria di Davide Ragazzoni, le tastiere e il basso dei giovanissimi Lele
Rodighiero, Nicola Sorato. Un sestetto compatto ed omogeneo, che utilizza gli indimenticabili
temi gershwiniani come spunto per elettrizzanti improvvisazioni. La grafica del disco porta la
firma di Luigi Gardenal, fra i più acuti e sensibili artisti del territorio veneziano. Il ricavato delle
vendite del disco, voluto a tal scopo dal Prosindaco di Mestre Gianfranco Bettin e dal Sindaco
di Venezia Paolo Costa, sarà devoluto alle famiglie dei Vigili del Fuoco di New York deceduti
nelle operazioni di soccorso. Messosi in luce alla fine degli anni ’70 nella Solar Big Band di
Giorgio Gaslini, Massimo Donà , veneziano, trombettista e “filosofo†guida nel corso del
successivo decennio prima formazioni d’impronta neo-bop, insieme al sassofonista Maurizio
Caldura, quindi gruppi elettrici ispirati dall’ultimo Miles Davis, accanto al chitarrista Andrea
Braido. Nella seconda metà degli anni ’90, dopo una lunga assenza dalle scene concertistiche,
inizia a collaborare con il gruppo africano Tam Tam Sene e con il percussionista Bebo Baldan,
in particolare all’interno del progetto Tantra.