Massimo Donà (trumpet, guitar, feet), Michele Polga (tenor and soprano sax), Bebo Baldan (synth),
Maurizio Trionfo (guitars), Marco Ponchiroli (Fender Rhodes), Stefano Olivato (electric bass),
Davide Ragazzoni (drums), David Riondino (voice).
Special guests: Paolo Damiani (cello) on 1/2/3/8, Claudio Fasoli (tenor and soprano sax) on 3/6/7/8,
Michele Calgaro (electric guitar) on 3/7/9, Pasquale Mirra (vibes) on 1/2/8,
Lello Gnesutta (electric bass) on 5, Enrico Rava (flugelhorn) on 2.
1) Come il diamante; 2) Dabadada; 3) Pensiero imperfetto;
4) Ai sciops; 5) Never Mind; 6) Sfere (C.Fasoli); 7) Bonum;
8) Trista luce; 9) Le scorribande di Ben; 10) Come il diamante. The end.
Recorded, mixed and mastered between 2019 and 2019
at Blue Train’s Recording Studio, Mira (Venezia),
by Antonio Morgante and Giorgio Spolaor.
A quattro anni da «Il Santo che vola», il filosofo–trombettista Massimo
Donà torna a far parlare di sé con in disco, in mezzo a innumerevoli
libri, che appare forse la sua opera musicale sin qui più complessa e
completa, in cui, come nel lavoro precedente, è molto importante il
rapporto fra parole e musica. Lì i testi erano suoi (ma anche di Carmelo
Bene) così come sua era la voce recitante; qui invece le parole sono
estratte dai quaderni del filosofo veneto Andrea Emo – che Donà ha il
merito di aver portato all’attenzione del mondo filosofico ed a cui ha
dedicato in trent’anni diverse pubblicazioni – e lette con efficacia da
David Riondino. Un lavoro avvincente che è soprattutto – come scrive
Donà nelle brevi note che accompagnano il disco – un “viaggio stellare,
un’esperienza singolare” cui danno un importante contributo molti
talentuosi musicisti, ospiti d’eccezione ma anche nomi meno noti, tutti
amici coinvolti dal leader in un progetto che sino al missaggio ed
all’editing finali era difficile soltanto immaginare. Costruito quindi in
studio, ma su una solida base rappresentata dal trio con cui Donà ha
suonato dal vivo negli ultimi anni, completato dai sassofoni di Michele
Polga e dalla batteria di Davide Ragazzoni, «Iperboliche distanze» ha
visto il gruppo allargarsi con le acquisizioni di Stefano Olivato, Marco
Ponchiroli e Maurizio Trionfo, oltre che di Bebo Baldan, e la musica
arricchirsi con i preziosi interventi di Paolo Damiani, Claudio Fasoli,
Michele Calgaro, Pasquale Mirra, ed in Dabadada del flicorno di Enrico
Rava. Un consiglio: ascoltate sì la musica, ma anche le originali
riflessioni di Emo lette da Riondino, e che trovate nel libretto inserito
all’interno dell’album.