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Marco Ponchiroli (piano).
1) Misty Morning; 2) Hercules; 3) Quiet Place; 4) Inverno;
5) Senza fine (G.Paoli); 6) Body and Soul (J.Green, E.Heyman, R.Sour, F.Eyton);
7) Retrato em branco e preto (T.Jobim, C.Buarque).
Recorded on 25th July 2018 at Arena del Parco Azzurro, Passons (Udine), by Bruno Di Gleria;
mixed by Antonio Morgante at Blue Train’s Recording Studio, Mira (Venezia); mastered
by Walter Bertolo at Digitalsound Recording Studio, Vedelago (Treviso)
A più di sette anni da «Solo», Marco Ponchiroli affronta per la seconda volta la difficile sfida del
piano solo e la supera ancora nel migliore dei modi, confermandosi improvvisatore di grande
spessore e personalità. La registrazione effettuata in studio nel 2012 comprendeva soltanto
brani originali composti per l’occasione, mentre il nuovo album, Caligola come il precedente,
proviene da un’esibizione live tenuta vicino ad Udine nell’estate del 2018. Siamo quindi in presenza
di situazioni molto diverse ma allo stesso tempo complementari. Perché se l’incisione in studio,
a lungo preparata, era un’introspezione nell’io più profondo, questa è la fotografia fedele e riuscita
di quello che è oggi un suo concerto di piano solo, in cui i brani originali vengono sempre affiancati
a riletture di standard. Ponchiroli non cade nei tranelli che spesso tende la “bella melodia”,
né c’è mai autocompiacimento nell’esposizione di un motivo conosciuto e cantabile; al contrario,
il pianista veneziano sa trarre dalla linea melodica dei temi l’ispirazione per lunghi e brillanti voli solistici.
La sua profonda e personale sensibilità interpretativa emerge anche quando ad essere affrontati sono due brani inflazionati come Senza fine e Body and Soul. Dal piano solo di sette anni fa provengono
sia una Misty Morning dolcemente nostalgica, che apre quasi in punta di piedi il concerto,
sia la più movimentata ma sottilmente ipnotica Hercules; Quiet Place è invece presente in «Tammitu»,
album Caligola registrato nel 2016 in quartetto con Alberto e Daniele Vianello, mentre Inverno è
una nuova composizione, che appare per la prima volta su disco e fa parte di una suite scritta
per l’amico e pianista Michele Francesconi. «Solo Live» si chiude, dopo una Body and Soul a
tratti sorprendente per fantasia ritmica e gusto melodico, con uno dei brani più amati da Ponchiroli,
anche se fra i meno eseguiti di Tom Jobim, Retrato em branco e preto, ideale banco di prova per
un tocco pianistico, una solidità ritmica ed una sapienza improvvisativa che meriterebbero
ben maggiore considerazione.
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More than seven years after «Solo», Marco Ponchiroli faces the challenge of piano solo for the
second time and he overcomes it in the best way possible, proving to be an improviser with
much personality and depth. The recording made in Artesuono Studios in 2012 included original
tunes only, specially composed for the occasion, while the new album – always released by
Caligola Records – is the result of a live performance held near Udine in the summer of 2018.
Therefore we are faced with contexts which are much different and complementary at the same time.
If the studio recording was carefully prepared and was an introspection of the deepest ego, this one
is a faithful and successful depiction of what his piano solo concerts mean today, that is
live performances where original tunes are always sided by standard reinterpretations. Ponchiroli
never falls into the trap which the “bella melodia” often sets, neither is there conceitedness
while performing a popular, cantabile theme; on the contrary, the Venetian pianist knows how to
be inspired by the melodic lines to create long and brilliant solo performances. When it comes
to interpretation, his personal and deep sensitivity emerges even when he plays two overplayed
songs like Senza Fine and Body and Soul. From his piano solo released seven years ago come both
a sweetly nostalgic Misty Morning – which introduces the concert delicately – and the slightly
more animated and hypnotic Hercules; Quiet Place is featured in «Tammitu», a Caligola album
released in 2016 with a quartet comprising Alberto and Daniele Vianello, while Inverno,a new
composition present for the first time on a record, is part of a suite composed for the friend and pianist
Michele Francesconi. «Solo Live» ends, after Body and Soul which surprises for the fantasy in rhythm
and taste in melody, with one of his favorite standards, Retrato em branco e preto, even if it is one of
Jobim’s less played compositions. That track is a good test for a piano touch, a rhythmic solidity and a
wise improvisation that deserve much more consideration.