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Marcello Tonolo (piano),
Marco Privato (double bass), Jimmy Weinstein (drums).
1) It could happen to you; 2) Lover; 3) Nice work if you can get it;4) My funny Valentine; 5) Love walked in; 6) I’m old fashioned;
7) Wrap your troubles in dreams; 8) Get out of town.
A meno di due anni da «Lazy afternoon» (Caligola 2131), Marcello
Tonolo ripropone con lo stesso trio un altro album a tema, in cui non
suona brani originali – benché sia compositore prolifico e personale –
limitandosi a rileggere dei classici della canzone americana degli anni
’30 e ’40, brani scritti appositamente per il musical di Broadway ed il
cinema hollywoodiano, e che pure hanno contribuito in modo
considerevole allo sviluppo del jazz, fornendo dello splendido materiale
a tutti gli improvvisatori del secondo dopoguerra. Il trio appare
decisamente maturato, sia nella sonorità collettiva che nel linguaggio
espressivo dei suoi singoli componenti, e conferma che il processo
evolutivo del jazz, anche nelle sue forme più avanzate, non può
prescindere dalla conoscenza della propria storia. Forniscono anche in
questo caso un’utile ed intelligente chiave di lettura alla musica le note
di copertina di Ambrogio De Palma, arrangiatore e docente assai
stimato. In quello che potrebbe esser ormai definito lo “Standard Trioâ€
italiano – ogni riferimento al celeberrimo trio di Keith Jarrett non è affatto
casuale – stanno assumendo un ruolo sempre più autorevole sia il
giovane contrabbassista Marco Privato che il più esperto batterista
americano Jimmy Weinstein, in grado come pochi di abbinare fantasia
ritmica e musicalità , qualità mediate dalle non troppo lontane
frequentazioni dell’avanguardia newyorkese. E’ davvero gustoso quella
sorta di Harlem Stride con cui il trio introduce Wrap troubles in
dream riportandoci, anche se solo per pochi secondi, ai fasti della Victor
degli anni ‘30. Altrettanto riuscite sono anche le versioni di classici sin
troppo inflazionati come It could happen to you e I’m old fashioned. In
ballad delicate come Lover e My funny Valentine, a dominare è invece
la poetica del sentimento, che conferma la rara capacità del pianista
veneziano di mettere a nudo gli stati emozionali più intimi dell’animo.
Sembrano voler invece aderire ad una poetica del “frammentismoâ€
sia Nice work if you can get it che Love walked in, brani in cui il trio
appare poter “forzare†la forma chiusa propria delle composizioni, pur
conservando gli stilemi tradizionali del song. Che le scelte musicali di
Marcello Tonolo, pianista di grande talento quanto sottovalutato,
riescano sempre a distinguersi per la loro raffinatezza, appare ancor più
evidente nel brano di chiusura del disco, la magnifica Get out of town di
Cole Porter.