
Quantita' | Prezzo per unità | Sconto |
2 articoli | € 11.00 | 8% di sconto |
4 articoli | € 10.33 | 14% di sconto |
11 articoli | € 9.00 | 25% di sconto |
21 articoli | € 8.50 | 29% di sconto |
31 articoli | € 8.00 | 33% di sconto |
Enrico Sartori (alto sax, clarinet & altoclarinet), Pasquale Mirra (vibes),
Silvia Bolognesi (double bass), Simone Padovani (percussion), Marcello Benetti (drums, arrangements).
1) In fieri; 2) Supuesto blue; 3) Fired; 4) Sarin;
5) Brioche; 6) La pluie; 7) Pastìs; 8) Primero (dia de primavera).
E’ il ritmo a costituire il filo conduttore del primo album da leader del
batterista Marcello Benetti; un ritmo denso e viscerale, quasi sporco
dove i tamburi sono importanti tanto quanto i piatti. I contrasti ritmici, la
ricerca di nuovi timbri e sonorità rendono la musica di «Supuesto
blue» avvincente, onirica e sanguigna, ma allo stesso tempo complessa
e raffinata, capace di rischiare senza dimenticare le sue radici, blues
soprattutto, ma anche funky, ritmi balcanici e melodie klezmer (musiche
che il batterista continua a frequentare suonando con il gruppo etnico
Rumellai). E’ compatto e ben equilibrato l’ensemble guidato da Benetti,
nato nel 1972 a Portogruaro, cresciuto a Mirano, sempre in provincia di
Venezia, e da qualche anno trasferitosi a Bologna, dove ha conosciuto
gran parte dei suoi attuali compagni di viaggio, frequentandone la
vivace scena dell’avanguardia.
S’é avvicinato alla musica da ragazzo studiando chitarra classica; ha
poi suonato blues e rythm’n'blues come chitarrista fino a metà anni ’90
ma, quasi contemporaneamente, ha iniziato a studiare la batteria,
perfezionandosi con Fabio Grandi e frequentando un corso presso la
bolognese Music Academy. Ha poi partecipato ad uno stage intensivo di
percussioni caraibiche con Erik Bonne a Cuba e ad uno con il jazzista
olandese Han Bennink. Ha seguito nel 2002 i seminari estivi di Siena
Jazz, studiando con Ettore Fioravanti e Massimo Manzi. Dal 2008 ha
iniziato a frequentare periodicamente la città di New Orleans e in quello
stesso anno ha cominciato a scrivere musica, fondando un quintetto
denominato Fifth e completato da eccellenti musicisti come Enrico
Sartori, clarinetti e sax alto, Pasquale Mirra, vibrafono, Silvia Bolognesi,
contrabbasso, Simone Padovani, percussioni. Benetti ha composti tutti i
brani dell’album, confermandosi musicista maturo e completo, in grado
di passare dagli avvincenti, ipnotici riff di Supuesto blue e Sarin alla
lirica melodia di La pluie, introdotta dal suggestivo suono del
glockenspiel, dalla colemaniana, semplice ma efficace In fieri alla quasi
festosa Primero (dia de primavera), tema che chiude nel migliore dei
modi l’album, lasciandoci la speranza, del tutto fondata, che questa sia
davvero, per il batterista veneto. la “prima†di una lunga serie di
meravigliose “primavereâ€.