Mara De Mutiis (vocals), Marco Contardi (piano), Giorgio Vendola (double bass), Pierluigi Villani (drums).
Added: Antonio Tosques (guitar) on tracks 1/2/3/4; Antonio Piacentino (trumpet) & Franco Cirillo (tenor sax) on tracks 3/5;
Michele Carrabba (tenor sax) on tracks 8/9; Antonio Del Sonno (trombone),
Luigi Acquaro (alto sax) & Marco Destino (baritone sax) on track 5;
Gianni Iorio (bandoneon) on track 6;
Alkemia Quartet on tracks 5/7.
1) Ciak (Gaetano Pistillo); 2) Go! (Felice Lionetti); 3) Out of tempo (Bruno Tommaso);
4) Paradiso perduto (F.Lionetti); 5) My land (F.Cirillo); 6) Sacada (Marco Contardi);
7) Un nuovo sole (Silvano Mastromatteo); 8) The smile of a tear (M.De Mutiis); 9) Bebop for two (M.Contardi).
Recorded on 7th and 8th November 2015 at Clab Studios, Foggia, by Angelo De Cosimo;
mixed and mastered on 30th June 2016 at BoBo Studios, Bari, by Massimo Stano.
Secondo disco da leader della cantante Mara De Mutiis, «Out of
tempo» si discosta non poco da quello del debutto, «The men I
love», registrato con il gruppo americano di Antonio Ciacca e
pubblicato nel 2016 da Dodicilune.
Lì a farla da padrone erano otto celebri standard, ciascuno legato al
ricordo di un maestro della storia del jazz; qui invece la vocalist
foggiana affronta una sfida ben più impegnativa, presentando nove
canzoni nuove ed originali, nelle parole (in italiano) e nelle musiche,
che ne conferma la raggiunta piena maturità artistica.
E come succede ormai sempre più raramente nell’epoca del “fai da
te”, la De Mutiis, ad eccezione di The smile of a tear, interamente
sua, per musicare i suoi testi si è avvalsa del prezioso aiuto di amici
compositori solo in due casi, Marco Contardi e Franco Cirillo, anche
musicisti del disco, che hanno raccolto con entusiasmo l’invito.
Silvano Mastromatteo le ha regalato sia la musica che le parole della
raffinata Un nuovosole, dove al trio si aggiungono gli archi
dell’Alkemia Quartet. E’ di Bruno Tommaso invece, nella cui
orchestra fra l’altro qualche anno fa Mara aveva cantato, il brano
scelto come titolo del disco, Out of tempo, certamente tra i più
interessanti ed articolati, delicato ma anche ricco di variazioni
ritmico–armoniche, una prova ardua per la voce che la cantante
pugliese, forte anche di studi classici, supera brillantemente.
Dall’iniziale Ciak, sognante e lirica, con la chitarra di Antonio Tosques
in evidenza, all’incalzante Bebop for two, intrisa di uno swing
contagioso, l’album scorre via senza incertezze, frutto di un
meticoloso lavoro di squadra, attento ad ogni dettaglio, e per questo
decisamente riuscito.