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Ludovico Rinco (trumpet), Emanuele Ruggiero (electric guitar, out on 8),
Alberto Lincetto (piano, out on 7), Marco Storti (double bass),
Stefano Cosi (drums, out on 7).
String Quartet (out on 5): Stefano Bellettato and Mattia Salin (violin),
Francesco Ferrarese (viola), Elisa Lazzarin (cello).
1) Mucho Mojo; 2) Solar Wind; 3) A Day in Tangier; 4) Waltz of the Tea Leaves;
5) Shores (A.Lincetto) piano solo; 6) Le chat noir; 7) August Rain; 8) Sketches of MT; 9) Mowing the Purple Lawn.
Tunes n. 3/4/5/6 make up "Mediterranean Suite"
Recorded, mixed and mastered at Pink Sound Studio, Padova, Italy,
from June to September 2020, by Luca Panebianco.
Ludovico Rinco, veronese, classe 1984, dopo gli studi di musicologia si dedica alla musica suonata, frequentando i conservatori di Padova e Rovigo, ma anche i seminari di Siena Jazz. Non si limita ad approfondire lo studio della tromba, ma dedica sempre più tempo alla composizione e all'arrangiamento. Gli è stato certamente d’aiuto nell’affinare questa sua passione l’aver studiato con Marcello Tonolo e Massimo Morganti, ma altrettanto importante per la sua crescita musicale è stato l’incontro e lo studio a Rovigo con Marco Tamburini, cui è dedicato il suggestivo e pregnante Sketches of MT. «No Strings Attached», primo disco da leader di Ludovico Rinco, lo vede al fianco di un gruppo di amici cresciuti musicalmente con lui in questi ultimi anni, ma anche di un quartetto d’archi, con cui cerca di miniaturizzare un sound il più possibile orchestrale. Il trombettista veneto si dimostra attratto anche dalle commistioni musicali, e la composizione del quintetto, in cui non ha un ruolo secondario la chitarra elettrica, pur lasciando ampi margini di manovra alle improvvisazioni dei musicisti, sembra di tanto in tanto strizzare l’occhio al rock, ma sempre con intelligenza e senso della misura. Se Mucho Mojo e August Rain, con gli archi in primo piano, si distinguono per un andamento lento e maestoso, la presenza della chitarra elettrica di Emanuele Ruggiero impreziosisce con sapori arabi e spagnoleggianti le quattro parti della Mediterranean Suite, al cui interno fa da collante un breve riuscito piano solo di Alberto Lincetto (Shores). Più ipnotiche e circolari, e per questo estremamente suggestive, sia Solar Wind che Mowing the Purple Lawn pagano il loro tributo al jazz più nervoso e contemporaneo di gruppi come Bad Plus o EST. Rinco è un eccellente trombettista, dotato di una sonorità personale, rotonda e piena, ma evita ogni concessione al virtuosismo strumentale. E di questo gli va dato merito.