Quantita' | Prezzo per unità | Sconto |
2 articoli | € 11.00 | 8% di sconto |
4 articoli | € 10.33 | 14% di sconto |
11 articoli | € 9.00 | 25% di sconto |
21 articoli | € 8.50 | 29% di sconto |
31 articoli | € 8.00 | 33% di sconto |
Luca Zennaro (electric guitar), Francesco Bordignon (double bass), Phelan Burgoyne (drums).
1) Langsamer; 2) Distanza; 3) Involved; 4) Let’s Cool One (T. Monk);
5) Camporovere; 6) On Thursday (P. Burgoyne).
Recorded at Santa Caterina Church, Chioggia (Venezia), on May 10, 2022;
mixed and mastered in in September; sound engineers Ivano Boscolo Nata and Roberto Songini.
Luca Zennaro, chitarrista nato a Chioggia nel 1997, conferma il suo precoce talento firmando con «Altera Limes» il terzo album a proprio nome, dopo «Javaskara» (2018) e «When Nobody Is Listening» (2020), tutti pubblicati da Caligola. Ma non va dimenticato «Cedrus Libani» (2021), uscito in Inghilterra a firma HackOut!, trio di cui Luca condivide la leadership con il sassofonista Manuel Caliumi ed il batterista Riccardo Cocetti. Completati nel 2021 gli studi al Conservatorio di Rovigo, prima sotto la guida di Roberto Cecchetto, poi di Domenico Caliri, il talento di Zennaro è letteralmente esploso nel 2022, anno che lo ha visto impegnato su più fronti, anche come sideman. «Altera Limes» è, rispetto ai precedenti, un disco particolare, che il chitarrista ha registrato con uno studio mobile in presa diretta all’interno della piccola ma splendida chiesa di Santa Caterina, edificio del 15° secolo della sua città. Saranno state la suggestione del luogo, l’intimità di un concerto riservato a pochi invitati, la qualità di una ripresa audio frutto della profonda conoscenza di un’acustica per nulla semplice, ma la musica del trio si sviluppa con una fluidità e una scorrevolezza esemplari, riuscendo a bilanciare la struttura davvero poco convenzionale dei brani scelti, tutti originali se si esclude la monkiana Let’s Cool One. Il disco, come esplicita il titolo, suggerisce un’espansione della musica oltre i nostri comuni modi di sentire. Le idee si avvicendano secondo dinamiche interne che si giovano sia dell’efficace interplay dei musicisti che della loro capacità di sottintendere il ritmo, ma anche del rincorrersi di cellule tematiche e dell’ambiguità armonica delle composizioni. È importante a tal fine il sostegno fornito a Zennaro dal solido contrabbasso di Francesco Bordignon e dalla fantasiosa batteria dell’inglese Phelan Burgoyne, che formano con lui un trio affiatato e creativo. La chitarra del leader appare in questo contesto più che mai intima e riflessiva, esemplare nell’esercitare l’arte della sottrazione. Calzante il breve commento firmato dal pianista britannico Kit Downes, artista Ecm: “È un piacere sedersi ed ascoltare il nuovo magico album di Luca Zennaro – risonante, ricco di dettagli, unico e meravigliosamente melodico”.