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Giovanna Lubjan (voce, cori, chitarra acustica),Floriano Bocchino (Fender Rhodes, pianoforte, synth, programming),Massimo Di Leo (synth, programming), Stefano Calore (chitarra elettrica).
Aggiunti: Lucio Fasino (basso) su #7, Enrico Santangelo (batteria) su #4
Antonello Labanca (basso) su #4, Angelo Bonaccorso (corno francese) su #10.
1) Per sempre oltre me; 2) Più niente è come prima; 3) Dorothy; 4) Teatro delle paure; 5) Innocente;
6) Mucchi di sabbia; 7) Sole di giugno; 8) Il veleno nel tempo; 9) Il sorriso di mia figlia; 10) Hanging (remix);
11) Parole assenti (remix); 12) The moon the stars and you.
Prodotto da Floriano Bocchino e Massimo Di Leo; supervisione artistica di Lubjan. Registrato e missato presso Ooneek Studio di Padova da Massimo Di Leo (2013); masterizzato presso The Basement Studio di Vicenza da Federico Pelle (2013).
A quattro anni di distanza dal suo ultimo album, Giovanna Lubian, in arte Lubjan, classe 1977, torna sulla scena della canzone d’autore italiana con un disco che con coraggio scava e racconta la tumultuosa inquietudine del divenire adulta. E’ il suo terzo lavoro da leader, che segue l’album del debutto, «One / Uno», del 2005, e quello della conferma, «Monday night», del 2009, anche se non va dimenticata la canzone Back to a time, che ha avuto un largo successo per esser diventata colonna sonora dello spot di un automobile della Daihatsu, contenuta nell’EP «Zerowatt», del 2007.
«Comincerò a parlare» è un’opera scura, a lungo meditata, caratterizzata da testi forti, a volte crudi e sempre visceralmente onesti, capaci di svelare il lato più introverso e privato della sua ispirazione. C’è un’altra grande novità, una svolta artistica profonda nel percorso artistico di Lubjan: l’utilizzo quasi esclusivo – a parte la ripresa di Hanging e dello standard finale – di testi in lingua italiana, ch’era difficile immaginare in chi si era fatta notare nei primi lavori per una spiccata e inusuale propensione alla scrittura in inglese, frutto anche di un lungo soggiorno giovanile a Eastbourne (Gran Bretagna). Qualcuno era addirittura arrivato a etichettarla come cantautrice “british folk–rock“, definizione che appare oggi quanto mai datata.
Diventare madre ha permesso alla cantautrice padovana di mettersi a nudo per ritrovare un senso nuovo, nonostante la solitudine e il dolore che la rende consapevole di chi è diventata, accogliendo la diversità e insieme l’unicità che la contraddistingue ora che tutto è cambiato. (Per sempre oltre me, Più niente è come prima). Dorothy e Il sorriso di mia figlia, sono due splendidi omaggi in chiave onirica alla giovinezza e all’infantile ingenuità , alla loro natura felice che ritorna nel presente per qualche istante a ricordarci la libertà di un sogno.
Ma è nel trittico centrale del disco, che Lubjan impavidamente spalanca le porte al suo inconscio facendo emergere un “altrove” con cui lei stessa ha sempre convissuto per poter colmare i vuoti. Libera dal senso di colpa, in Innocente, trova la forza di rinascere partendo dai suoi fantasmi riconoscendo l’amore come chiave per la nuova innocenza. In un indelebile e raro Sole di giugno tenta di rimettere ordine dopo aver riconosciuto nella ”perdita” l’origine di un non equilibrio che le permette di essere “mutevole e sempre la stessa” penetrando la superficie (Mucchi di sabbia).
In brani come Teatro delle paure e Il veleno nel tempo Lubjan si affaccia sul mondo, raccontando ciò che vede, cogliendo quei dettagli che fanno la differenza e generano una continuità positiva nel vortice della contemporaneità. «Comincerò a parlare» si chiude con il remix di due brani ch’erano già presenti in «Monday night»: Hanging e Parole assenti, curati e prodotti da Massimo Di Leo, che insieme a Floriano Bocchino ha prodotto il disco e compiuto un grande lavoro di ricerca musicale per fare in modo che ogni abito sonoro fosse complementare alle parole del testo; l’universo sonoro si rinnova completamente, senza venir meno alle sue radici di folk singer, Lubjan unendo elettronica e creatività concepisce un lavoro qualitativamente alto e prezioso.