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Hans Triebnig (voice, acoustic guitars, bouzouki), Nino Smeraldi (guitars),
Ivano “Testa“ Zanenghi (guitars), Piercarlo D'Amato (bass, guitars, jew's harp), Giorgio Fattoretto (drums, percussion).
Special guests: Carlo Rebeschini (keyboards), Maurizio Caldura (tenor sax), Massimo Donà (trumpet), Daniele Cimitan (keyboards, synth),
Paolo Zanella (flute), Roberto “Brosa” Enzo (accordion), Stefano Zabeo (voice), La Fenice String Quartet.
1) Unsere Zukunft; 2) I mog ham; 3) I bin do; 4) Ihr rock; 5) Venedig;
6) Ausflug; 7) Gespritzt sind wir alle; 8) Abend ist es; 9) Dudu; 10) Klagenfurt;
11) Mariahilferstrasse; 12) Venerdì 13; 13) Picobello; 14) Wasserbad.
Bonus track (digital only):
15) Neun bedürftige moment nach der arbeit; 16) Jetzt seitdem du fort bist.
All songs composed by Hans Triebnig (lyrics and music);
music by N.Smeraldi on tracks n. 1/2/3/4/5/6/10/14 and by P.D’Amato on track n. 12
Recorded in 1977 at Nino Smeraldi's house; in 1978 ad Sound Studios, Venezia,
by Ermanno Velludo; in 1980 at Diamine Studios, Mestre, by Daniele Cimitan;
restored, edited and mastered in 2017 at Black Beauty Studio, by Alex Lazzari.
Sono passati all’incirca quarant’anni da queste storiche registrazioni, che sembravano andate definitivamente perdute e che invece Piercarlo D’Amato, uno dei musicisti del gruppo Hans & Babilonia, ha casualmente (e fortunatamente) ritrovato mettendo ordine al suo ricchissimo ma disordinato archivio musicale. Con «I bin do» viene alla luce un raro esempio di performance poetico–musicale che non finisce mai di sorprendere per la sua intensità e la sorprendente attualità che ancora l’avvolge. Siamo di fronte ad una sorta di rock visionario, condito di progressive, jazz, psichedelia, del miglior pop inglese, ma anche del teatro–canzone tedesco: un mix di musiche forse troppo avanzato per quei tempi in Italia, registrate quando l'impatto innovativo degli Area stava già per esaurirsi. Hanno contribuito ad animare quelle sedute di registrazione amici ed ospiti preziosi come il tastierista Carlo Rebeschini, il flautista Paolo Zanella, gli allora giovanissimi jazzisti Massimo Donà e Maurizio Caldura. Il disco pubblicato dalla nostra etichetta è un pezzo di storia musicale veneziana, ma forse anche qualcosa di più: la testimonianza di una fresca vitalità creativa e di una dirompente energia che non ti aspetteresti, ma che alimentava i cuori e le menti dei ragazzi alla fine degli anni Settanta, ventenni che sembravano inebriati da un'incontenibile voglia di sperimentazione e cambiamento. E’ stato fondamentale l’apporto fornito dal chitarrista veneziano Nino Smeraldi, coautore di molte canzoni del disco, noto per esser stato tra i fondatori delle Orme, storica band del rock prima psichedelico poi progressivo italiano, che avrebbe lasciato dopo appena quattro anni, nel 1970. Ma è soprattutto il leader Hans Triebnig – una voce di straordinaria potenza ed intensità la sua – austriaco allora temporaneamente trapiantato a Venezia, a far assumere al progetto una dimensione realmente internazionale. Quattordici di quelle canzoni sono entrate a far parte dell’ellepì, ma la musica è disponibile con l'aggiunta di due bonus track anche in formato digitale. Una menzione particolare spetta infine al prezioso lavoro svolto dal "maestro" Luigi Gardenal, che ha reso la copertina doppia dell’album, così come il booklet di sei pagine contenente tutti i testi (in tedesco e italiano) delle canzoni, un’opera grafica di elevato spessore artistico.