
Quantita' | Prezzo per unità | Sconto |
2 articoli | € 11.00 | 8% di sconto |
4 articoli | € 10.33 | 14% di sconto |
11 articoli | € 9.00 | 25% di sconto |
21 articoli | € 8.50 | 29% di sconto |
31 articoli | € 8.00 | 33% di sconto |
Gileno Santana (trumpet), Tuniko Goulart (acoustic guitar).
Special guest: João Pedro Goulart (percussion) on track n° 12.
1) Intro; 2) Marchinhas (traditional); 3) Intro; 4) Espinha de Bacalhau (Severino Araújo);
5) Intro; 6) Ando preocupado (Pedroca); 7) Intro; 8) A escolha (G.Santana);
9) Intro; 10) O errante (T.Goulart); 11) Intro; 12) Minha Bahia (G.Santana);
13) Intro; 14) Anjo da guarda (G.Santana); 15) Intro; 16) Baião nosso (T.Goulart);
17) Intro; 18) Dorme neném (G.Santana); 19) Intro; 20) Malaco (G.Santana) .
Recorded on 10th August 2015, at T.Goulart’s Home Studio, Algarve (Portugal);
mixed and mastered by Tuniko Goulart during 2016.
Se avete in mente il Gileno Santana elettrico e molto sperimentale
di «Metamorphosis» (Caligola 2191) dimenticatelo, o quasi. Il non
ancora trentenne trombettista brasiliano, migrato nel 2005 a Porto, dove
tuttora vive, ha sentito il desiderio di tornare ad immergersi nelle acque del
Rio delle Amazzoni per confrontarsi con le radici della sua
musica, accompagnato per mano dal chitarrista Tuniko Goulart, classe
1967, connazionale che, prima di lui, aveva scelto di lasciare l’America Latina
per il Portogallo. Duo acustico tromba–chitarra quindi, formula che in Italia
era stata brillantemente frequentata da Irio De Paula con Fabrizio Bosso e
Marco Tamburini. Ad essere preso in esame è soprattutto il chorinho,
o choro (lamento, pianto), struttura portante della musica strumentale
brasiliana, in cui la chitarra riveste un ruolo fondamentale, genere nato circa
150 anni fa ma ancor oggi molto praticato dalle giovani generazioni di
musicisti, che continuano ad adoperarsi per la sua crescita e diffusione.
Il disco ci offre dieci brani preceduti da altrettante brevi presentazioni
di Santana, senza dubbio efficaci ma che conferiscono al lavoro un sapore
quasi didattico, rischiando alla fine di distrarre l’ascoltatore. Si apre con
una divertente marcia (Marchinhas) del Carnevale di Rio e prosegue quindi
con due virtuosistici chorinho, Espinha de Bacalhau, di Severino Araùjo
(che per Gileno Santana è “…la ragione della nascita di questo progetto.
Tutto parte da qui…”), e Ando preocupado, di Pedroca. Gli altri sette brani
sono tutti originali, due di Tuniko – uno per sola chitarra (Baião nosso),
oltre al samba ritmicamente vario di O errante – e cinque di Gileno, fra cui
la struggente ballad A escolha, la brevissima Dorme nenén, delicata
ninna nanna, e la finale di Malaco, un choro questa volta giocoso e
danzante, quasi spavaldo. Qui il trombettista sfoggia ancora, se mai ce ne
fosse ancora bisogno, tutto il suo straordinario talento strumentale.
__________________________________________________________________________
If you have in mind the electric and very experimental Gileno Santana of «Metamorphosis»
(Caligola 2191), you should forget him, almost. The Brazilian trumpeter, still in his late
twenties, based in Porto since 2005, has felt the desire to return to dive into the water of the
Amazon River in order to deal with the roots of his music; he is accompanied by guitarist
Tuniko Goulart, born in 1967, his compatriot who, before him, had chosen to leave Latin
America for Portugal. The duo trumpet–guitar is a formula that in Italy had been brilliantly
pioneered by Irio De Paula with Fabrizio Bosso and Marco Tamburini. The focus is primarily
on chorinho, or choro (mourning, crying), the supporting structure of the Brazilian instrumental
music, where the guitar plays a key role, a genre born about 150 years ago but still widely
practiced today by the younger generation of musicians, who continue to work towards its
growth and spread. The album provides us with ten songs, preceded by as many short
presentations by Santana, effective, but which give the work an almost didactic flavour, risking
to eventually distract the listener. It opens with a funny march (Marchinhas) from the Carnival
of Rio and then continues with two virtuous chorinhos, Espinha de Bacalhau, by Severino
Araújo (who, according to Gileno Santana is “…the reason for the birth of this project. It all
starts here…” ), and Ando preocupado, by Pedroca. The other seven songs are all originals,
two by Tuniko – one for guitar (Baião nosso), as well as the rhythmically varied samba of O
errante – and five by Gileno, including the poignant ballad A escolha, the very short Dorme
nenén, a gentle lullaby, and the final of Malaco, a playful and dancing choro, almost defiant.
Here the trumpeter still displays, if ever proof were needed, his extraordinary instrumental
talent.