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Hugo D’Leon (trumpet & flugelhorn), Davide Agnoli (alto & soprano sax),
Francesco Ganassin (clarinets), Attilio Pisarri (guitar),
Mauro Bonaldo (electric bass), Lorenzo Bonucci (drums).
Special guest: Marco Tamburini (trumpet) on tracks nr. 1 & 7.
.
1) Hymn; 2) Who wants Pici?; 3) Blue in Red; 4) Con Alma;
5) Finzioni; 6) Un po’ di luce; 7) Body and Soul; 8) Nativa.
Recorded at Mantova, Italy, in January 2012.
Il gruppo Eptagroove si è costituito nel marzo 2010 all’interno del
Dipartimento Jazz del Conservatorio F.Venezze di Rovigo, diretto da
Marco Tamburini, che si è molto prodigato per la sua definitiva messa a
punto. Composto da alcuni dei migliori allievi dei corsi – fra di loro il solo
Davide Agnoli, sassofonista veronese, ha alle spalle consolidate
esperienze professionali – il sestetto si è subito distinto vincendo il
Premio Nazionale delle Arti, organizzato da AFAM e MIUR. Tale
successo ne ha favorito l’attività: l’ensemble si è infatti esibito la stessa
estate a Roccella Jonica, e nel 2011 sia al festival dell’Emilia Romagna
che al concorso Padova Carrarese, di cui è poi risultato finalista.
Eptagroove propone un repertorio molto vario, formato soprattutto da
composizioni originali, ma che comprende anche interessanti
arrangiamenti di standard. Pone inoltre molta attenzione alla ricerca
timbrico–espressiva, privilegiando l’aspetto corale, la varietà ritmica,
l’esplorazione di atmosfere e di colori provenienti dalle contaminazioni
più eterogenee. Attraverso la coesione ed un proficuo interplay il
sestetto cerca quindi di valorizzare la dinamicità e la complessità
dell’organico, formato da tre strumenti a fiato e da una sezione ritmica
con la chitarra al posto del pianoforte.
E’ un’improvvisazione collettiva dei fiati, guidati con maestria dalla
tromba di Marco Tamburini, ospite aggiunto, a caratterizzare il riuscito
pezzo d’apertura del disco, Hymn, di Francesco Ganassin. Confermano
la varietà d’ispirazione del lavoro i successivi Who wants Pici?,
variopinta composizione di Attilio Pisarri, ed il più sperimentale Blue in
Red. Sono proprio il chitarrista, che firma anche la “title–track”
dell’album, una beguine ispirata a Nino Rota, ed il clarinettista ad
accollarsi la responsabilità compositiva del gruppo. I due standard scelti
sono la gillespiana Con Alma, proposta in una sorta di forma corale, e la
celeberrima Body and Soul, ballad che esalta il lucido lirismo di
Tamburini, arrangiata fra l’altro in modo originale dal trombettista
brasiliano Hugo D’Leon. Davvero impeccabile infine, in tutte le otto
tracce, l’accompagnamento fornito dall’affiatata coppia ritmica formata
da Mauro Bonaldo, basso elettrico, e Lorenzo Bonucci, batteria.
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Eptagroove formed in March 2010, inside the Jazz Department of the
Rovigo Conservatory, directed by Marco Tamburini, who did all he could
for they remained together. Made of some among the best students,
the only Davide Agnoli, from Verona, has consolidated musical
experiences, the Sextet distinguished itself winning the National Prize
of Arts, organized by AFAM and MIUR. This success favoured its
activity; the ensemble in fact performed that same summer at Roccella
Jonica, and in 2011 at Emilia Romagna Festival and in the Padova
Carrarese competition, ending up in the final round. Eptagroove
proposes a varied repertory, with original compositions above all but
some interesting standard arrangements too. They also pay attention to
expressive and timbric research, favouring the coral aspect, the
rhythmic variations, the exploration of atmospheres and colours coming
from heterogeneous contaminations. With the cohesion and an useful
interplay the Sextet tries to turn the dynamic and complex band to better
account, formed by three wind instruments and a rhythmic section with
a guitar instead of the piano. A collective improvisation of the
woodwinds, skilfully conducted by Marco Tamburini’s trumpet, marks the
successful opening song, Hymn by Francesco Ganassin. The
inspirational variety of the Cd is confirmed by the further Who wants
Pici?, a multicoloured composition by Attilio Pisarri, and by the
experimental Blue in Red. Both the guitarist, author of the title track, a
beguine inspired by Nino Rota, and the clarinet–player composed all the
tunes. The selected standards are Con Alma, by Gillespie, played in a
coral style, and the famous Body and Soul, a ballad that makes the
Tamburini’s bright lyricism prominent, originally arranged by the
Brazilian trumpeter Hugo D’Leon. It’s truly impeccable the
accompaniment, in all eight tunes, of Mauro Bonaldo on electric bass,
and Lorenzo Bonucci on drums.