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Enzo Rocco (chitarra), Giancarlo Schiaffini (tuba, trombone, electronics), Ettore Fioravanti (batteria)
Disco importante questo, il terzo inciso per la nostra etichetta dal Tuba Trio di Enzo Rocco,
chitarrista di Crema forse più apprezzato nel nord Europa che nel nostro paese. Noto per le sue
collaborazioni con Carlo Actis Dato, con cui ha registrato in duo, ed il sassofonista inglese Lol
Coxhill, Rocco tiene in vita questa formazione atipica da ormai più di otto anni, ed i risultati,
frutto di un mirabile affiatamento ma soprattutto di un progetto coerente ed originale, sono ben
evidenti in questo godibile «Tubatrio’s Revenge», che segue «Bad News from Tubatrio»
(Caligola 2028), del 1999, e «Tubatrio» (Caligola 2012), pubblicato nel 1996. Nulla è cambiato
rispetto alla precedente incisione:la creativa e personale chitarra elettrica del leader è ancora
affiancata dalla fantasiosa ed incalzante batteria di Ettore Fioravanti, nonchè dagli ottoni
(trombone e tuba) del veterano Giancarlo Schiaffini, vero e proprio santone dell’avanguardia,
capace di misurarsi con le difficili partiture di Luigi Nono ma anche di prendere ispirati assoli
all’interno dell’Italian Instabile Orchestra, punta di diamante del free-jazz italiano degli ultimi
anni. Una formazione così assemblata consente molta libertà, che però non diventa mai
confusione, poiché il filo del discorso musicale rimane sempre saldamente in mano ad un
leader quanto mai autorevole ed efficace, oltre che autore di tutti e nove i brani dell’album.
Entrambi i partner sembrano muoversi del tutto a proprio agio all’interno della “libertà vigilata” di
un Rocco lucido ed essenziale, ironico e sornione, mai appariscente eppure sempre molto
concreto e convincente. Difficile stilare una graduatoria fra le nove composizioni del chitarrista,
che hanno tutte più di qualche motivo d’interesse. Ma almeno una curiosità merita d’esser
segnalata. Ci riferiamo alla presenza di una breve ma gustosa e divertita Il Paese dei nasi, che
col suo titolo ironico rimanda inevitabilmente a Stefania ed il naso, brano del primo disco, ed a
Il ritorno del naso, presente invece nella tracking-list del secondo.