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Domenico Caliri (conduction, electric guitar), Mirco Rubegni (trumpet, french horn)
Christian Thoma (oboe, english horn), Piero Bittolo Bon (alto sax, alto clarinet, flute),
Guido Bombardieri (alto sax, Bb clarinet, flute), Francesco Bigoni (tenor sax, Bb clarinet),
Beppe Scardino (baritone sax, bass clarinet), Glauco Benedetti (tuba),
Pasquale Mirra (vibraphone, xylophone), Fabio Costantini (electric guitar),
Alfonso Santimone (piano, Korg ms–10), Francesco Guerri (cello),
Federico Marchesano (electric bass, double bass), Federico Scettri (drums).
Baccanale – Quadro I; 2) Baccanale – Quadro II; 3) Baccanale – Quadro III;
4) Baccanale – Quadro IV; 5) H song; 6) Mouse; 7) Oswiecim (K song);
8) Initinere (4 danze storte); 9) Baccanale – Quadro V.
All tunes composed and arranged by Domenico Caliri.Recorded on 19/20/21 December 2012 at Artesuono Recording Studio, Cavalicco (Udine),
by Stefano Amerio; mixed and mastered on 26/27 March, 10 April 2013 at Jambona
Lab Recording Studio, Cascina (Pisa), by Antonio Castiello.
Per Domenico Caliri un disco è qualcosa di più di una session particolarmente
riuscita; rappresenta il risultato di un lavoro minuzioso e profondo, lungo se
necessario. Non è un caso che siano passati 5 anni dal suo precedente album
da leader, pubblicato sempre dalla nostra etichetta, «Il buio acceso». Quella
del chitarrista siciliano è una concezione musicale a 360 gradi, in cui accanto
all’improvvisazione jazzistica trovano spazio sia la composizione che
l’arrangiamento, e nulla viene affidato al caso. Ciò risulta tanto più evidente in
questo riuscito e sorprendente «Camera lirica», registrato alla testa di un
ensemble non convenzionale, formato con lui da 14 musicisti, più o meno
affermati, tutti sempre all’altezza della situazione. Composizioni suggestive e
complesse allo stesso tempo, in cui lo sberleffo si alterna con naturalezza
all’introspezione. C’è tanto jazz ma anche molta tradizione colta europea, e
ciascuno dei 9 titoli del Cd (5 di questi sono parti di un’unica suite,
Baccanale), densi e coinvolgenti, ha diversi motivi d’interesse. La musica di
Caliri, senza ignorare Igor Stravinskij, Carla Bley, Kurt Weill e Frank Zappa,
riesce a rimanere sempre inequivocabilmente se stessa. Il rilevante impegno
profuso nella scrittura e nella conduzione gli hanno consigliato di farsi aiutare
dalla chitarra di Fabio Costantini in 5 dei 9 nove brani del disco: una
“splendida foresta di suoni” (citazione dalle belle e sentite note di copertina di
Enrico Rava) che, ne siamo certi, lascerà il segno, non solo in Italia.
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To Domenico Caliri, a record means something more than a particularly
successful session; it is the result of a meticulous and thorough work, even
lengthy if necessary. It is no coincidence that five years have passed since his
previous albums as a leader, also published by our label, «Il buio acceso».
That of Sicilian guitarist is a 360 degrees musical concept, where next to jazz
improvisation there is a place for both composition and arrangement, and
nothing is left to chance. This is even more evident in this successful and
surprising «Camera lirica», recorded at the head of an unconventional
ensemble formed by him and other 14 more or less known musicians, all of
them always rose to the occasion. Compositions that are striking and complex
at the same time, where the mockery alternates naturally with introspection.
There is so much jazz but also a lot of European classical tradition, and each of
the nine titles of the Cd (five of these are parts of a single suite, Baccanale),
dense and engaging, has several reasons of interest. Caliri’s music manages to
always remain unmistakably itself, without ignoring Igor Stravinsky, Carla
Bley, Kurt Weill and Frank Zappa. The relevant commitment required by
writing and leading suggested him to find help in the guitar of Fabio Costantini
for five of nine songs on the album: a “beautiful forest of sounds” (quote from
the beautiful and heartfelt notes by Enrico Rava) that, we are sure, will leave
its mark, not only in Italy.