Dino Plasmati (electric guitar), Antonio Tosques (electric guitar),
Bruno Montone (hammond organ), Marcello Nisi (drums).
1) Airegin ; 2) Everything I Love ; 3) Lazy Bird ;
4) Boundless Energy ; 5) In Your Own Sweet Way ;
6) I’ve Accustomed to Her Face ; 7) My Secret Love ;
8) When Sunny Gets Blue ; 9) Who Can I Turn To?;
10) Turnaround..
Recorded, mixed and mastered at Lab Sonic Studio, Matera, Italy,
on July 21 and 22, 2020, by Francesco Altieri.
Anche se all’interno del GuitArt Quartet l’hammond riveste un ruolo importante, sono
due chitarristi a guidarlo, come il nome del gruppo lascia chiaramente intendere. Si
tratta di Antonio Tosques, foggiano, classe 1965, e Dino Plasmati, materano, classe
1972, entrambi con un importante percorso artistico alle spalle. Lo fanno con lucida
autorevolezza e splendido interplay, così che i dieci brani di «On Air» scorrono fluidi e
senza intoppi, non diventando mai motivo di competizione per vedere “chi suona più
veloce”. C’è grande rispetto per i nove standard selezionati, appartenenti sia alla
grande canzone americana che ad autori più moderni come Rollins, Coltrane e
Coleman. Rispetto che non vuol dire loro riproposizione accademica o mero sfoggio di
tecnica strumentale, ma piuttosto omaggio sincero ed originale ad una tradizione,
quella del jazz, che i due musicisti conoscono e amano profondamente. Il grande
impatto sonoro prodotto dalle due chitarre – suonate comunque con tecnica
tradizionale, senza l’ausilio dell’elettronica – colpisce subito, sin dalle prime note di
un’incalzante ed allo stesso ipnotica Airegin, ma esprime tutta la sua efficacia anche
quando l’atmosfera si fa più rilassata, come nell’unico brano originale dell’album,
Boundless Energy, di Dino Plasmati, in cui viene dato spazio anche all’eccellente
organo bluesy di Bruno Montone. Sono esemplari sia il relax con cui le due chitarre
affrontano la suadente In Your own Sweet Way, sia la riflessiva delicatezza che
circonda l’esecuzione di I’ve Accustomed to Her Face, grazie anche all’efficace lavoro
svolto da Montone. Si conferma discreto e sempre pertinente, in ogni traccia del disco,
il drumming di Marcello Nisi, a suo agio anche con i ritmi latini di When Sunny Gets
Blue. Il blues colemaniano di Turnaround, eseguita in modo superbo dai due chitarristi
senza sezione ritmica, chiude nel migliore dei modi un album da ascoltare tutto d’un
fiato, godibile quanto ricco di contenuti.