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Caligola 2317
Dario Cecchini è noto agli appassionati soprattutto per essere dal 1998 leader deiFunk Off, una marching band popolare quanto innovativa, che ha pubblicato ben ottoalbum ed è diventata dal 2003 ospite fissa di Umbria Jazz. Ma Cecchini guida ancheTriozone, trio completato da Fabio Morgera e Guido Zorn, così come il quartettoJazzasonic, con Claudio Filippini, Gabriele Evangelista e Stefano Tamborrino. Il suoconcerto in solo nasce da un’idea di Pino Minafra per il Talos Festival 2017 di Ruvo diPuglia e da allora, quando se ne è presentata l’occasione, il sassofonista toscano hacontinuato a proporlo, pur non essendo il suo strumento, il sax baritono, fra i più agilinella famiglia delle ance. Guardando al panorama internazionale, se per sax soprano,contralto e tenore è facile stilare una lista di esibizioni solitarie, alcune diventatestoriche, per il baritono si fa molta più fatica. Vengono subito in mente i nomidell’inglese John Surman e dello svedese Mats Gustafsson. Quando Dario Cecchini ciha fatto ascoltare la registrazione di un suo solo tenuto il 26 marzo 2022 nella Pieve diVicchio, in provincia di Firenze, suo paese natale, dove ancora vive, ne siamo rimastisubito affascinati e l’idea di fissarla su disco ci è sembrata quasi naturale. La sceltadei brani, la durata delle improvvisazioni, i timbri, le dinamiche, tutto sembravarelazionarsi in modo mirabile al luogo che ha ospitato il concerto. Sfruttando comemeglio non si sarebbe potuto le risonanze della chiesa, il Nostro si è reso protagonistadi un’intensa ed avvincente performance di circa 35 minuti, suddivisa in tre blocchi,l’ultimo dei quali dedicato ai bis. Cecchini ha suonato alla fine undici brani, quasi tuttecomposizioni originali se si escludono tre standard fra cui, nell’anno del centenariomingusiano, una breve quanto palpitante Goodbye Port Pie Hat. Più che parti di unasuite, i tre momenti sembrano delle lunghe cavalcate improvvisative, dove le partiscritte e improvvisate si alternano con sorprendente fluidità. Una scommessa difficile,la sua, che può considerarsi vinta, sotto ogni punto di vista.
Dario Cecchini is mainly known to jazz enthusiasts for being the leader of Funk Off since 1998.It’s a marching band as popular as it is innovative, it has released eight albums and beena regular guest at Umbria Jazz since 2003. Cecchini leads Triozone as well, a trio completedby Fabio Morgera and Guido Zorn, as well as the Jazzasonic Quartet, with Claudio Filippini,Gabriele Evangelista and Stefano Tamborrino. His solo concert is the brainchild of Pino Minafrafor the 2017 Talos Festival in Ruvo di Puglia and since then, when the opportunity presents itself,the Tuscan saxophonist has played baritone sax, the most agile of the saxophone family, despiteit not being his instrument. Upon taking a look at the international scene, it’s easy to draw upa list for soprano, alto and tenor sax solo performances, some of them considered historic,while doing the same for baritone sax is much harder. The names of two musicians, the EnglishJohn Surman and the Swedish Mats Gustafsson come to mind straight away. When Dario Cecchinihad us listen to the recording of a solo concert he played in his native place Pieve di Vicchio(Florence), where he still lives, we were fascinated and deciding to release it on album felt natural.The chosen tracks, the length of the improvisations, the tone and dynamics, everythingseemed to merge perfectly well with the place where the concert took place. By usingthe church’s resonance in the best possible way, the musician has been the star of an intense,gripping 35–minute performance divided into three parts, the last of which dedicated to encores.In «Echoes» Cecchini played eleven songs, almost entirely original compositions if we excludethree standards among which a short, quivering Goodbye Pork Pie Hat for what would’ve beenMingus’ 100th birthday. More than parts of a suite, the three moments sound like longimprovisations, where the written and improvised sections alternate with stunning smoothness.In the end his tricky bet has been totally won.