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Daniele di Bonaventura (bandoneon), Miche Di Toro (piano).
1) Ninna nanna; 2) One Day I’ll Fly Away; 3) Jeanne y Paul;
4) Corale; 5) Blossom;6) Sus ojos se cerraron; 7) Sogno di Primavera
8) Touche Her Soft Lips and Part; 9) Vola vola vola; 10) Soledad.Recorded and mixed on 27th and 28th March 2019,
at Nufabric Studio, Fermo, Italy, by Daniele “Jack” Rossi.
La ricerca, anche nell’improvvisazione, di linee melodiche incisive e
senza fronzoli sembra caratterizzare il linguaggio musicale di Daniele di
Bonaventura, specie quando imbraccia il bandoneon. Non è un caso
che la sua poetica intima e raffinata trovi alcune delle sue migliori
espressioni nella formazione del duo. Oltre a quello storico e collaudato
che lo lega a Paolo Fresu, vanno ricordati, fra i più recenti, quelli con i
pianisti Giovanni Ceccarelli e Giovanni Guidi, ma anche il duo con il
chitarrista polacco Maciek Pysz in «Coming Home», dove peraltro può
mettere in mostra anche il suo sottovalutato talento pianistico. In questa
nuova e recente registrazione ad esser chiamato in causa è ancora il
pianoforte, suonato dall’amico Michele Di Toro. Una spiccata e naturale
sensibilità melodica accomuna i due musicisti, che han trovato nelle
comuni radici abruzzesi (più lontane per Daniele, nato e residente nelle
Marche) il filo conduttore per coronare con un disco una collaborazione
che ha già qualche anno di vita, evidente nella scelta del brano che gli
dà il titolo (con l’elisione di un “vola”), raro esempio di canzone popolare
italiana dialettale non napoletana di successo internazionale. È un
interplay magico e sottile, frutto di reciproca conoscenza e rispetto,
quello che si instaura sin dalle prime note della sognante Ninna nanna,
eseguita in apertura, e che accompagna il duo anche nelle esecuzioni
degli altri nove brani, solo in parte originali. Se Carlos Gardel ed Astor
Piazzolla sono da sempre fra gli autori più frequentati da di Bonaventura
(una menzione speciale va in ogni caso alla toccante esecuzione di
Soledad), hanno rappresentato invece una vera e propria scoperta le
suadenti e nostalgiche melodie dell’inglese William Turner Walton
(Touche Her Soft Lips and Part, dalla colonna sonora del film “Enrico V”,
di Laurence Olivier) e di Joe Sample (One Day I’ll Fly Away), qui ripresa
da una bella versione del trombonista–cantante svedese Nils Landgren.
Un lirismo che a tratti sa essere struggente, senza apparire per questo
mai banale o caramelloso.