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Paolo Botti (violin, banjo, Stroh violin, er–hu), Gabriele Mitelli (trumpet, flugelhorn, pocket trumpet),
Massimo Falascone (alto and baritone sax), Nino Locatelli (bass clarinet, mouth organ),
Pasquale Mirra (vibraphone, percussion), Gabriele Evangelista (double bass),
Dudu Kouaté (percussion, xalam, calebasse, djembè, vocals), Cristiano Calcagnile (drums, percussion, conduction, voice).
1) Cherry on; 2) Walk to the mountain; 3) East Suite [a. Terry’s Tune, b. East fragment n.1, c. East fragment n. 2, d. Zakude];
4) Communion Suite [a. Complete communion, b. Dewey’s tune, c. Happy house, d. Infant happiness, e. Symphony for improvisers];
5) Mogùto Suite [a. Mopti, b. Guinea, c. Togo]; 6) Malinyé.
E’ da circa tre anni che Cristiano Calcagnile, batterista da sempre attivo su più fronti, dal rock
sperimentale al jazz d’avanguardia, sta lavorando intorno ad un tributo a Don Cherry, uno dei
grandi protagonisti del jazz moderno eppure, non ci stancheremo mai di ricordarlo, a nostro
parere ancora sottovalutato. L’idea di un gruppo che gli consentisse di rileggere in modo originale
la musica del grande trombettista nero–americano, ma soprattutto di riviverne lo spirito innovativo
e trasversale, ha trovato la sua realizzazione con un gruppo denominato “Multikulti”, che ha
debuttato in pubblico nell’aprile 2014 a Milano. Sul quel settetto Calcagnile ha continuato a
lavorare con tenacia e passione, a dispetto delle oggettive difficoltà incontrate nel proporlo e farlo
suonare dal vivo. La conferma che quanto era stato seminato stava dando frutti succosi e saporiti
è venuta dal successo riportato dall’ottetto nel maggio 2015 a “Correggio Jazz” (è questa la
prima data in cui viene aggiunto per non uscirne più Nino Locatelli), e nell’agosto dello stesso
anno al festival jazz di Clusone. Apprezzato da pubblico e critica, tenuto vivo, a dispetto dai rari
concerti, dall’entusiasmo dei suoi componenti, il gruppo era ormai pronto per registrare. Un
concerto programmato il 20 ottobre 2015 al Centro Culturale Candiani di Mestre, e la disponibilità
offerta nel sostenere il progetto da Caligola, si è trasformata in una splendida occasione da non
farsi sfuggire. Sì è così blindata anche nei due giorni precedenti la sala concertistica mestrina, e
si è completata la sua attrezzatura per farla diventare un vero e proprio studio di registrazione. Il
caso ha poi voluto che proprio il 19 ottobre ricorresse il ventesimo anniversario della morte di
Cherry, e ciò ha reso quelle giornate ancora più magiche e memorabili. Dalle molte ore di musica
ben suonata ed utilizzabile per un disco si è così arrivati, non senza discussioni e ripensamenti,
alla corposa scaletta di questo «Multikulti Cherry on», lungo, contro ogni logica di mercato, circa
75 minuti, ma non poteva essere altrimenti. C’è ancora del materiale da utilizzare, scartato
soltanto per motivi di spazio, fra quello registrato a porte chiuse, ma è di ottima qualità anche la
registrazione del riuscito concerto serale del 20 ottobre. L’ensemble di Calcagnile – autore di tutti
gli arrangiamenti – ha avuto ancora occasione di partecipare lo scorso aprile alle rassegne jazz di
Bari e Torino, ma il disco alla fine è stato presentato ufficialmente il 4 giugno 2016 al festival di
Novara. Non vogliamo aggiungere altro a commento di un lavoro che riteniamo fra i più
importanti prodotti in ventidue anni dalla nostra etichetta e che merita per questo di essere
ascoltato con grande attenzione. Sul “Multikulti” di Calcagnile hanno già scritto nel recensirne i
concerti molti importanti critici e qualificati addetti ai lavori. In rete si può trovare ormai un’infinità
di materiale sul progetto. Ma non ci pare superfluo né inutile sottolineare che ne siamo
estremamente orgogliosi.
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For about three years Cristiano Calcagnile, a drummer active on several fronts, from
experimental rock to avant–garde jazz, has been working on a tribute to Don Cherry, one of the
great protagonists of modern jazz and yet, we do not tire of repeating, in our opinion still
undervalued. The idea of a group that would allow him to re–read in an original way the music of
the great Afro–American trumpeter, but especially to relive his innovative and cross–cutting spirit,
has found its realization in a band called “Multikulti”, which debuted in public on 12th April 2014,
in Milan. Calcagnile continued to work on that septet with tenacity and passion, in spite of the
objective difficulties faced while trying to propose it and find live gigs. Confirmation that what had
been sown was giving juicy and tasty fruits came from the success achieved by the octet in May
2015 at Correggio Jazz Festival (this is the first date with Nino Locatelli, since then always
present), and in August of the same year at Clusone Jazz Festival. Appreciated by critics and
audiences and kept alive, despite the rare concerts, by the enthusiasm of its members, the octet
was ready to record. A gig scheduled for October 20, 2015 at Centro Culturale Candiani, in
Mestre (Venezia), and the willingness and support offered to the project by Caligola, became
wonderful opportunities not to be missed. The concert hall in Mestre was reserved also for the
two days before the gig and was equipped with new gear to make it into a real recording studio.
Chance would have it that, precisely on October 19, resorted the twentieth anniversary of
Cherry’s death, and this made those days even more magical and memorable. From the many
hours of well played music suitable for a record, the dense track list of this «Multikulti Cherry on»
has thus arrived, not without discussions and thoughts; it is about 75 minutes long, against all
logic of the market, but could not be otherwise. There is still some material to be used, between
that recorded behind closed doors, dismissed only for a lack of space; however, the music
recorded during the successful evening concert on October 20, is also of excellent quality.
The Calcagnile‘s ensemble, who is author of every arrangement, has had the chance to take part
in jazz festivals in Bari e Torino last April, but finally the record was officially presented on June 4,
2016 at Novara festival. We will make no further comment on this splendid work, that we consider
one of the most relevant produced by our label in 22 years, and that deserves therefore to be
listened to with great attention. Many critics and qualified insiders have already written about
Calcagnile’s Multikulti in their reviews of the live gigs. A lot of material regarding the project can
be found online. Yet it doesn’t seem superfluous or unnecessary to stress that we are extremely
proud of it.